Rifugi della Seconda Guerra Mondiale
Sulla punta del Falcone, nella seconda metà degli anni '20, il Genio Militare per la Regia Marina progettò e costruì una batteria navale allo scopo di difendere il Canale di Piombino.
Il Canale rappresentava il passaggio obbligato attraverso cui sarebbero dovuti passare, in caso di guerra, tutti i rifornimenti e i rinforzi al presidio dell'Elba, la "sentinella avanzata dell'Impero".
La batteria, armata con quattro cannoni da 152/45 S1911, venne distrutta a causa degli avvenimenti bellici e dalle indiscriminate demolizioni del dopoguerra.
La zona rimase, così, per molti anni abbandonata. Fino a che negli anni '70 fu trasformata in parco pubblico, recuperata e resa fruibile, grazie all'impegno per lo più di diversi volontari.
Oggi rappresenta uno dei pochi esempi, se non l'unico in Italia, di fortificazione costiera del XX Secolo aperta in permanenza alle visite..
Punta Falcone è inoltre, una delle perle del territorio piombinese.
Andrea Lucchesi
Gestore
Ciao sono Andrea, un piccolo imprenditore del settore, sono sposato e ho una figlia...